Prof. Walter Gualtieri Ricciardi
Presidente ISS Istituto Superiore Sanità
I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
“Bene comune in una società che è sempre più individualistica, parcellizzata, esordisce Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è andare contro corrente. Significa, sottolineare quanto certe azioni, certi settori, certi interventi, abbiano poi delle ricadute in generale sulla società e quindi sulle singole persone. Paradossalmente, spiega Ricciardi, investire sul bene comune, è anche un atto egoistico, perché poi alla fine, sono i singoli individui a trarne vantaggio.”
“È una sfida controcorrente, prosegue Walter Ricciardi, nel momento in cui è tutto parcellizzato e di cui l’individuo a volte, anzi, quasi sempre, è solo di fronte alla società. Persino a livello globale i singoli paesi lottano l’uno contro l’altro, in un contesto, che ha molto il sapore della guerra combattuta con altri mezzi: economici e politici, questo è a mio avviso, particolarmente importante. Bene comune inoltre, sottolinea Il prof. Ricciardi, per antonomasia sono l’educazione, la formazione, la salute, la sanità, cioè tutte cose che sostanzialmente, sono da affrontare e risolvere. Non ci si può auto-formare e non ci si può auto-curare, mette in guardia il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, quelli che lo fanno, vanno incontro a problemi seri perché rimangono ignoranti o come si dice oggi ‘analfabeti funzionali’. Sono coloro che hanno seri problemi ad inserirsi nella società e addirittura nel campo della salute, quando si ammalano, muoiono per mancanza di conoscenza. Quindi, ribadisce Ricciardi, a mio avviso, questi, sono dei settori cruciali, ed è importante che la società civile continui a porre all’attenzione questi settori ed in particolar modo nella politica, perché la politica oggi, è molto spesso a brevissima durata e questi invece sono investimenti di media-lunga durata.”
“Oggi, afferma ancora Ricciardi, la salute o meglio la sanità è sempre più tecnologica ed è giusto che sia così, perché abbiamo delle innovazioni tecnologiche fantastiche, mai come prima nella storia della medicina ad oggi, abbiamo visto risorse così incredibili, sempre crescenti e sempre migliori. È chiaro che, anche in questo caso, continua Ricciardi, il problema deve essere affrontato in maniera collettiva. Queste tecnologie costano, illustra il prof. Ricciardi, quindi, nessun singolo individuo potrebbe permettersi il lusso di usufruirne attraverso un accesso individuale, sono le società a doverlo fare e in questo caso è molto importante che lo facciano, perché altrimenti si determinerebbe un incremento enorme delle disuguaglianze, per cui, di fatto, i ricchi avrebbero accesso alle tecnologie e i poveri ne rimarrebbero esclusi. Questo, già oggi e in generale ma anche nel nostro paese, spiega ancora Ricciardi, emerge come un problema gravissimo, perché da una parte all’altra del paese, da nord a sud ci sono 4 anni di differenza di aspettativa di vita che sono motivati anche da questo. La sostenibilità è una sfida importante, afferma inoltre Walter Ricciardi, perché oggi, fra invecchiamento della popolazione, aumento delle malattie, innovazione tecnologica e i loro costi oltre che la differenziazione professionale, sempre meno medici e sempre meno infermieri, diventa veramente difficile garantire il sistema. Di fatto, conclude Ricciardi, all’OCSE, hanno ormai assodato che nessuno dei paesi occidentali ha una sanità sostenibile, quindi bisogna ragionare, le risorse ci sono, devono essere utilizzate meglio e soprattutto bisogna fare uno sforzo comune tra politica, management, professionisti e cittadini per cercare di garantire le cure.”